IL DONO COME GESTO COSTRUTTORE DI COMUNITA’

Condividiamo lo scritto del Dott. Andrea Trisoglio, coordinatore delle Fondazioni di Comunità presso Fondazione Cariplo.

Premessa

Le Fondazioni di Comunità nascono per sostenere e migliorare la qualità della vita della comunità di un determinato territorio, promuovendo la cultura del dono, della partecipazione e della solidarietà. A tale scopo la Fondazione di Comunità aggrega risorse frutto di molteplici donazioni che permettono loro di operare con modalità erogativa, concedendo cioè contributi per la realizzazione di progetti ritenuti significativi per lo sviluppo del territorio e, allo stesso tempo, fornendo servizi per agevolare la crescita strategica, operativa e gestionale del Terzo Settore.

L’impatto sociale e la produzione di valore per la comunità tendono a realizzarsi nella combinazione di due elementi: da un lato i contenuti dei progetti e la loro rilevanza sociale, dall’altro il rafforzamento delle relazioni con il territorio. La cura delle relazioni col territorio – l’essere “di Comunità” – emerge come prima dimensione caratterizzante le Fondazioni di Comunità, anche rispetto ad altre tipologie di Fondazioni e altri Enti di Erogazione, per i quali l’orientamento alla qualità dei progetti è tendenzialmente il criterio di riferimento prevalente.

 Il dono come strumento solidale di costruzione di comunità

La “promozione del dono” si inserisce in questo contesto: ai possibili donatori si propone di “investire” sulla comunità vista come soggetto collettivo. In tal senso la raccolta fondi non si limita alla proposta di una erogazione liberale, ma diventa strumento per costruire relazioni e quindi capitale sociale, che si alimenta attraverso la fiducia e il sentirsi “parte integrante” (anche attraverso il dono) della comunità di cui si fa parte. In questa prospettiva la “donazione” diventa il gesto finale conseguente a una relazione (non più il gesto iniziale che crea la relazione). Stefano Zamagni in questo video (incontro organizzato dalla Fondazione di comunità del Varesotto) associa il dono alla felicità e lo pone come una delle sfide della contemponeità.

Le Fondazioni di Comunità incentivano la possibilità e l’opportunità di donare, incoraggiano e supportano i cittadini, le imprese e le istituzioni che vogliono contribuire al benessere del proprio territorio e delle persone che lo abitano, creando le condizioni che rendano l’atto di donare semplice, sicuro, economico ed efficace, riducendo ostacoli burocratici e amministrativi, offrendo incentivi di varia natura e garantendo informazioni e rendicontazioni trasparenti delle risorse utilizzate per realizzare progetti di utilità sociale e dei loro risultati.

Le risorse provenienti dalla comunità – che entrano nel patrimonio delle fondazioni o sono direttamente destinate ai beneficiari finali – sostengono principalmente organizzazioni non profit operanti a livello locale e considerate in grado di sviluppare attività che possano offrire risposte a bisogni emergenti in ambito sociale, culturale o ambientale e, in misura residuale, nel campo della ricerca scientifica (tali enti si configurano come portatori qualificati di un prevalente interesse generale).

Gli strumenti

Per promuovere la donazione, le Fondazioni di Comunità propongono ai possibili donatori (singoli cittadini, famiglie, aziende, gruppi di persone) diversi strumenti e modalità di sostegno:

  • i lasciti testamentari (che per Stefano Malfatti rappresentano il “futuro della donazione”)
  • i fondi patrimoniali, per chi ha risorse ingenti e la possibilità economica di fare vita a uno strumento dedicato, destinato nel lungo periodo ad una causa specifica, al ricordo di una persona cara, ad un territorio circoscritto; questi fondi possono essere gestiti nella maniera più congeniale a rispettare le finalità dichiarate dal donatore.
  • i fondi correnti, in risposta ad esigenze di sostegno ad una causa, spesso condivisa tra più soggetti;
  • il sostegno di singole progettualità (ad esempio tramite il crowdfunding o i bandi a raccolta)

  Uno strumento particolare: il fondo

Attraverso lo strumento del fondo (strumento peculiare delle Fondazioni di Comunità), la Fondazione assicura al donatore la possibilità di gestire la propria donazione in modo professionale e competente garantendo:

  • Flessibilità – scelta di nome e finalità (aree di interesse, enti, progetti e aree geografiche da sostenere); indicazione della durata (perpetua o a termine); definizione della modalità di utilizzo delle risorse (bandi, diretta su progetti con eventuali comitati di gestione, etc…); indicazioni su quanto e quando donare; definizione dei soggetti che possono contribuire ad alimentare il fondo; informazioni sulla destinazione delle donazioni (patrimonio e/o disponibilità).
  • Semplicità – garanzia di costituzione del fondo in tempi brevi (previa approvazione CdA) tramite atto privato o pubblico (a seconda del valore della qualità dei beni donati); garanzia di operatività immediata; gestione amministrativa (contabilità e bilancio) e le erogazioni totalmente a carico della Fondazione; possibilità di sostenere con un’unica donazione più soggetti in tempi diversi (con grandi vantaggi sulla compilazione della dichiarazione dei redditi).
  • Sicurezza – salvaguardia dei fondi dalle pretese di eventuali creditori; rispetto di vincoli di destinazione (tramite supervisione di un Comitato di gestione del fondo e/o del CdA); neutralità della Fondazione sull’uso delle risorse; contabilità trasparente garantita dal Collegio dei Revisori.
  • Efficacia ed efficienza – favore fiscale garantito dalla qualifica di Onlus (e, in futuro, da quella di Enti Filantropici prevista dalla riforma del Terzo Settore); economie di scala applicabili sia in termini di costi (pre-definiti) sia di valorizzazione dei rendimenti sul patrimonio complessivo (ripartizione per quote percentuali); monitoraggio e rendicontazione dei progetti; possibilità di apertura ad altri donatori che condividono finalità e gestione del fondo (anche con piccole somme) o alla stessa Fondazione a integrazione delle risorse.

Queste peculiarità, di fatto, permettono a chiunque di creare una piccola Fondazione personale evitandone costi e vincoli: è infatti la Fondazione comunitaria che opera come una sorta di schermo protettivo per i donatori e si assume tutti gli oneri economici e amministrativi che deriverebbero dalla costituzione di una Fondazione autonoma.

Per conoscere più da vicino questo strumento, rimando al video pubblicato (un po’ di tempo fa!) dalla Fondazione comunitaria del VCO.

Le Fondazioni di Comunità sostenute da Fondazione Cariplo

Fondazione Cariplo a partire dal 1998 ha promosso sul territorio di propria competenza la costituzione di Fondazioni di Comunità provinciali. Si tratta di enti filantropici autonomi e indipendenti che si propongono di attrarre e aggregare attori e risorse per realizzare iniziative di utilità sociale, ambientale e culturale. Per far fronte ai bisogni delle comunità locali, le Fondazioni di Comunità promuovono la cultura del dono e la partecipazione della cittadinanza, degli enti non profit, degli enti pubblici e delle aziende private attraverso bandi, fondi e progettazioni condivise. Fondazione Cariplo, che ha previsto per ogni Fondazione di Comunità una dotazione patrimoniale di circa 10,5 mln euro, sostiene annualmente le Fondazioni di Comunità con specifiche risorse e attraverso il progetto “Fondazioni di Comunità”. Ad oggi sono 16 le Fondazioni di Comunità sostenute da Fondazione Cariplo.”

Se siete interessati a conoscere meglio l’argomento potete contattare una delle 16 Fondazioni di Comunità sostenute da Fondazione Cariplo

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